Innsbruck 2018, alcuni numeri: prova impegnativa, ma meno di quanto ci si aspettava

Nella prova in linea che ha concluso la rassegna iridata di Innsbruck 2018 sono arrivati al traguardo 76 corridori. Di questi, 67 appartengono a UCI WorldTeams, sette a formazioni Professional (Hermans, Meurisse, Owsian, Eiking, Herrada, Weening e Britton), mentre soltanto due a formazioni Continental: il norvegese Carl Fredrik Hagen (Joker-Icopal) e il danese Emil Nygaard Vinjebo (Team ColoQuick). Tra questi 64 europei, tre nordamericani (due canadesi e uno statunitense), cinque sudamericani (tre colombiani, un argentino e un ecuadoriano), tre oceanici (un neozelandese e due australiani), un africano (l’eritreo Merhawi Kudus) e nessun asiatico.

Mettendo la prova in linea di Innsbruck a confronto che le altre disputate negli ultimi dieci anni si può notare che sono arrivati al traguardo pochi corridori, ma comunque di più rispetto a un Mondiale altimetricamente agli antipodi come quello di Doha 2016, dove il caldo ha mietuto ancora più vittime, registrando al traguardo soltanto 53 corridori, in sofferenza anche per una percorrenza molto veloce di sole 5h40’43”. Segue a poca distanza quello di Firenze 2013 che, complice anche il maltempo, ne vide arrivare in fondo soltanto 61.

In questi anni si sono alternati tracciati di tutte le difficoltà, i quali raramente hanno visto arrivare in fondo più di 100 corridori. A Varese 2008 tagliarono il traguardo in 77, mentre a Mendrisio 2009, rassegna con uno sviluppo altimetrico simile a quella di Innsbruck, ben 108. La rassegna di Melbourne 2010 vide 99 corridori arrivare alla fine, Copenhagen 2011 addirittura 177 (con un tempo in bicicletta record di sole 5h40’27”) e Valkenburg 2012 122. Un’altra prova piuttosto impegnativa fu quella di Ponferrada 2014, dove il neozelandese George Bennett tagliò il traguardo per ultimo in 95ª posizione, mentre a Richmond 2015 ce la fecero in 110. L’anno scorso a Bergen furono invece 132 i coraggiosi a completare gli oltre 260 chilometri in programma.

A livello di cronometraggio, con 6h46’41” in sella, è stata invece la prova più lunga dai tempi di Firenze, quando Rui Costa impiegò ben 7h25’44” a completare 272 chilometri, circa mezz’ora in più di Cadel Evans a Mendrisio (6h56’26”), prova che durò anch’essa più di quella di Innsbruck.

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